INode è un progetto tratto dalla spontanea evoluzione della rete mesh che abbiamo visto evolversi nel tempo dalla fonera fino alla più innovativa tecnologia satellitare di Elon Musk denominata “Star Link”.

INode s’interpone nel mezzo sfruttando una tecnologia già esistente ma spesso sottovalutata, ovvero le onde radio, la frequenza che viaggia in vari nodi, consentendo appunto la comunicazione tra tante persone in qualsiasi luogo.

In qualsiasi luogo, esattamente così, creando un nodo, con un kit particolare, e creando determinati nodi in un luogo sprovvisto di tecnologia, come ad esempio nel bel mezzo del deserto, le persone tramite un’app e/o una mini radio (in modo d’abbinare il nuovo al vecchio e viceversa) possono trasmettere sia messaggi testuali sia messaggi vocali. Tante volte si è parlato di walkie talkie, di app che si collegavano tramite Bluetooth, ma questa tecnologia non è mai stata sfruttata pienamente, venendo per anni accantonata. E se si rendesse tutto più smart? Dove ogni persona, con dovuti consensi può creare un nodo permanente o temporaneo, immaginiamo quante zone, quante persone riuscibbero ad essere coperte da una tecnologia semplice che consente di mettere in comunicazione chiunque in qualsiasi posto. INode, vuole consentire proprio questo, sfruttare anche quei segnali a bassa frequenza, spesso ignorati, per creare un sistema senza ridondanze, e soprattutto basato sul buon senso, dallo studio del luogo, se ha tanti nodi o meno, se la creazione di nodi può comprometterne altri e viceversa. Il consenso, viene fornito da un funzionario che controlla il tutto, questo può essere un funzionario tecnico free agent, un funzionario aziendale, piuttosto perché no, un vero e funzionario comunale, creando così una doppia figura: il Noderator (nome tratto da moderator di nodi) che controlla e concede il consenso o meno del nodo studiandone anche la topologia (disposizione dei nodi, topologia a stella, ad anello, ad albero), e l’iNoder che crea un nodo. Due figure lavorative nuove in un mondo che ne concede sempre meno non può essere che esclusivamente un bene, ponendo la tecnologia in uno stato ecosostenibile, basandosi sul buon senso, sull’ottimizzazione e sull’abbattimento dell’eccesso e del superfluo, generando una tecnologia puramente “armoniosa e armonica”.

CamperNode

I nodi possono essere temporanei o fissi, ma perché non mobili?

La mobilità consentirebbe di creare una topologia nodale basata sui cambiamenti del territorio, al mutamento dell’ambiente cambia anche l’assetto nodale.

In questa concezione entrano in campo i camper, camperisti iNoder ufficiali che montano un’antenna sul proprio camper, disponendosi in maniera strategica sul territorio possono formare una determinata topologia nodale (a stella, anulare, ecc.).

In questo modo, in una zona disastrata da un cataclisma o un evento naturale non previsto, inviando i camper, non ci sarebbero perdite di tempo dovute all’installazione, nel caso in cui le zone sono raggiungibili solo via mare, al posto dei camper degli aliscafi o altri tipi d’imbarcazione veloci per portare il segnale ovunque rapidamente. In questo modo il territorio non riuscirebbe a scappare dalla tecnologia. In questo caso, il noderator costituisce una figura importante che crea una rete intelligente nodale e modulare, che si adatta al territorio con costanza.

RadioLina

RadioLina è stata pensata come un piccolo dispositivo che oltre a ricevere chiamate vocali in stile walkie talkie, predispone anche di un display per ricevere e inviare messaggi di testo, alcuni messaggi sono preimpostati per richiedere aiuto o segnalare qualsiasi tipo di evento.

Inoltre cosa importante, può emettere dei segnali radio che fungono da richiesta di aiuto, diventando un vero “salvavita”, che segnala la propria presenza ad altri dispositivi e nodi.

Laddove le onde radio non possono arrivare, grazie alla sim integrata con connettività 5g, si può comunicare anche in posti dove ci sono muri o altri elementi che ostacolano la comunicazione. 

Immaginiamo una persona che a seguito di un terremoto si trova sotto le macerie, RadioLina diventa un ottimo salvavita per indicare la propria posizione e magari comunicare anche tramite un allert preimpostato in che condizioni ci si ritrova (esempio: limitata ossigenazione, fratture, immobilitato, mobilatazione limitata, ecc.).

RadioLina non si sofferma solo a questa applicazione, ma potrebbe essere utilizzata per tanti eventi anche più felici, un concerto o un grosso evento con milioni di persone, dove si può comunicare la posizione ad amici e parenti.


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